La Certosa di San Giacomo, gioiello nel cuore di Capri

La Certosa di San Giacomo è un luogo magico. Si trova a pochi passi dalla Piazzetta di Capri e ti permette di fare un salto indietro nel tempo. È il monastero più antico dell’isola, costruito nel 1371 per volere del conte Giacomo Arcucci su un terreno donato dalla Regina Giovanna I D’Angiò. Oltre a essere uno dei luoghi storici dell’isola, dalla Certosa di San Giacomo puoi ammirare anche un bellissimo panorama sui Faraglioni.

La Certosa di San Giacomo, gioiello nel cuore di Capri

Per arrivare alla certosa di San Giacomo bastano cinque minuti. Parti dalla Piazzetta, scendi lungo Via Vittorio Emanuele fino al Grand Hotel Quisisana. Poi imbocchi il vicoletto dedicato a Federico Serena che costeggia questo famoso albergo 5 stelle di Capri. Alla fine della strada la Certosa di San Giacomo è di fronte a te, con il mare sullo sfondo. Pochi metri sulla sinistra e sei arrivato, a destra invece ci sono i Giardini di Augusto e Via Krupp.

Strada alternativa: arrivato di fronte a Quisisana gira a sinistra e passeggia lungo Via Camerelle, la strada dello shopping che ospita anche gli store Capri Watch, poi gira a destra lungo Via Ignazio Cerio: la Certosa di San Giacomo è alla fine della strada, alla tua sinistra.

La storia della Certosa di San Giacomo

La storia della Certosa di San Giacomo rispecchia quella di Capri, una storia fatta di occupazioni straniere e di invasioni. La struttura è stata edificata nella seconda metà del Trecento grazie al Conte Giacomo Arcucci. I monaci certosini abitarono questo convento e riuscirono a farlo rifiorire anche dopo le incursioni dei pirati nella prima metà del Cinquecento.

[cryout-pullquote align=”left|center|right” textalign=”left|center|right” width=”33%”]Prima convento poi caserma, ospizio, prigione e liceo di Capri.[/cryout-pullquote]

Anzi, dopo un attacco il monastero fu ampliato con l’aggiunta del chiostro. Nel 1808, invece, Gioacchino Murat decise di allontanare qualsiasi attività religiosa dalla certosa e di trasformare l’edificio in una caserma. Successivamente divenne un ospizio e poi un luogo di detenzione.

Nel 1936 la Certosa venne utilizzata dai monaci Lateranensi come un istituto ginnasio e biblioteca. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu abbandonata, e solo nei primi anni duemila venne restaurata e rivalutata come luogo di cultura. Ha ospitato per molti anni il liceo classico dell’isola, e oggi viene utilizzata come sede di concerti e mostre durante il periodo estivo.

La Certosa di San Giacomo oggi,

Circondata da una natura mozzafiato, ville e alberghi di lusso, la Certosa di San Giacomo resta un luogo sospeso nel tempo. Le volte trecentesche sembrano ricordare i tempi in cui i monaci certosini passeggiavano e meditavano in questo luogo che sembra fatto per rimanere in pace con la natura.

Attualmente si possono visitare diverse zone della certosa. La prima, sicuramente, la più importante, è il chiostro grande. Ovvero la parte centrale della certosa che un tempo era dedicata alla clausura: qui, infatti, c’erano le dodici celle dei monaci. Dal chiostro grande si accede al chiostro piccolo, chiaro esempio di architettura trecentesca.

La Certosa di San Giacomo

Sempre dal chiostro grande si accede al quarto del priore, ovvero l’abitazione della guida spirituale. Le camere sono ampie e accoglienti, ma soprattutto lasciano una vista senza pari sui Faraglioni di Capri. Una vista condivisa anche dal giardino della Certosa di San Giacomo, un luogo di meditazione e silenzio.

All’ingresso della Certosa di San Giacomo si trovano due delle attrazioni più importanti: la Chiesa dedicata a San Giacomo, costruita nel Trecento, e il museo dedicato a Karl Wilhelm Diefenbach: artista tedesco giunto a Capri nel 1900 dai tratti eccentrici, poco inclini alla vita mondana. Diefenbach ha rappresentato Capri su tele enormi, cariche di espressionismo, dai tratti cupi e romantici. Nelle sale sono esposte le opere donate dalla famiglia allo Stato.

Un luogo da visitare

La Certosa di San Giacomo è da visitare. Dopo aver passeggiato tra le boutique e i negozi di oggetti tipici devi venire qui, tra i giardini affacciati sul mare e i silenzi del chiostro piccolo. Una visita al monastero dell’isola azzurra è d’obbligo.

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