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Villa Jovis c’era prima degli altri. Prima di tutte le altre case che ora puoi ammirare. Oggi Capri è l’isola di nobili e VIP, il buen retiro di baroni e vacanzieri. Ma questa è una tradizione che affonda le radici nella sua storia più antica. Capri era una delle mete preferite dagli imperatori romani.

villa jovis a Capri

Le rovine di Villa Jovis a Capri.ì

Tanti sono i nomi legati a questo luogo. Ma ce ne fu uno che si affezionò all’isola e che la trasformò in una sorta di ritiro dorato dal quale riuscì a governare l’impero nonostante la lontananza.

Sto parlando dell’Imperatore Tiberio, discendente della gens Claudia. Ed è proprio grazie a questo nobile che oggi possiamo salire sull’omonimo monte e incrociare le vicende dell’isola. Quelle racchiuse in Villa Jovis, dal latino la casa di Giove: sei curioso di scoprirla?

L’imperatore innamorato di Capri

Per parlare di Villa Jovis bisogna conoscere le vicende che la circondano. Tiberio vide Capri per la prima volta quando Augusto lo fece chiamare in punto di morte e ne rimase affascinato. Nel 26, superati i 60 anni, si trasferì prima in Campania e poi a Capri dove fece costruire 12 ville.

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Scena antica forse ispirata alla corte di Tiberio a Capri – Wikipedia

Istituì un sistema di poste per trasmettere all’urbe, alla città di Roma, i suoi ordini. Nel frattempo però si occupò anche della costruzione di queste imponenti dimore che gli permisero di godere degli angoli più belli dell’isola. In realtà le abitudini dell’imperatore che decise di ritirarsi a Capri sono contrastanti: c’è chi sottolinea la sua riservatezza e la sua attenzione nei confronti delle attività.

Altre fonti, invece, descrivono un imperatore Tiberio che diede sfogo ai suoi vizi e alla libidine, dedicandosi al cibo e ad altri eccessi. Ma sono più verosimili quelle che continuano a descrivere Tiberio come uomo di stato anche se amante del bello e dell’isola.

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Le fondamenta e le mura di Villa Jovis a Capri.

Oggi abbiamo traccia solo di una piccola parte delle ville. Ci sono i resti di Damecuta e di Palazzo a Mare, si dice che Villa Axel Munthe sia stata costruita su una terza villa di Tiberio, ma Villa Jovis è sicuramente quella conservata meglio. Fu scoperta dagli archeologi Norbert Hadrawa e Amedeo Maiuri ed è stata molto importante per indagare le abitudini degli antichi romani sull’isola.

Il primo ritrovamento risale al XVIII secolo, con Carlo Borbone, ma all’epoca si limitarono a trafugare oggetti e pavimenti preziosi. Solo nel 1932 si diede realmente alla luce questo capolavoro.

Villa Jovis: le sue caratteristiche

I ruderi di Villa Jovis si trovano a Capri, subito dopo Villa Lysis (c’è anche un sentiero che collega le dimore) e il parco Astarita. Dalla sua posizione la vista è spettacolare: con un colpo d’occhio puoi ammirare il Golfo di Napoli e la penisola Sorrentina giungendo fino al Golfo di Salerno.

La villa si estendeva su circa 7.000 metri quadri e si sviluppava a terrazze dato che lo spazio sulle pendici del monte non era dei più favorevoli. Il nucleo centrale della villa era composto dalle cisterne, fondamentali per l’approvvigionamento dell’acqua. Le comodità non mancavano.

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Ricostruzione della villa – Wikipedia

Intorno a questa cisterne si trovavano gli ambienti della villa, che erano divisi in quartiere imperiale, termale, servile e ingresso. C’era anche la torre del faro che offriva un punto di riferimento alle imbarcazioni ed era utilizzato per comunicare con Capo Miseno e Punta Campanella.

In realtà gli archeologi credono che siano stati costruiti 2 edifici, e quello più grande era adibito alla comunicazione con la terraferma: un modo per rimanere sempre in contatto con Roma.

Giornata di chiusura: Martedì. Orario di visita: dalle 10:00 alle 18:00 – Giugno, Luglio e Agosto: dalle 10:00 alle 19:00 – Settembre e Ottobre: dalle 10:00 alle 17:00 – Novembre e Dicembre: dalle 10:00 alle 16:00. Ingresso: 2,00 Euro.

La leggenda del salto di Tiberio

Vicino a Villa Jovis si trova uno spuntone di roccia. Questo è il salto di Tiberio, un precipizio dal quale – secondo la leggenda – l’imperatore precipitava amanti, condannati e nemici politici terminati dai marinai che si trovavano nelle acque antistanti. Una precauzione inutile, comunque.

Il salto è di circa 300 metri. In ogni caso è solo una diceria: non ci sono fonti per confermare questo comportamento di Tiberio, che rientra in quell’aura di legenda formata intorno alla sua figura.

Come arrivare a Villa Jovis di Capri?

È un’ottima passeggiata. Devi partire dalla Piazzetta, proseguire per via Longano fino all’incrocio con via Tiberio. Poi devi sempre salire e seguire questa strada. Alla fine arriverai ai resti della dimora e potrai ammirare la storia antica di quest’isola. Ma anche un panorama unico al mondo.

Prima di partire, però, non dimenticare scarpe comode, vestiti adeguati alla temperatura e acqua: ci vogliono circa 40 minuti di cammino a salire e altri 30 a scendere: meglio partire con la giusta attrezzatura. E tu sei già stato a Villa Jovis? Vuoi raccontare la tua esperienza in questo luogo? Racconta nei commenti.

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