Ci sono veri e propri monumenti naturali a Capri. Il più famoso? La Grotta Azzurra, una cavità che riflette la luce del sole e trasforma l’acqua in un trionfo di riflessi marini. Poi ci sono i Faraglioni, giganti emersi dal mare che proteggono il versante sud dell’isola. Potrei continuare ancora per molto, ma non senza citare uno dei patrimoni storici di Capri: l’Arco Naturale.
Cosa è l’Arco Naturale? Una roccia situata all’estremo orientale – larga circa 12 metri e alta 20 – che è stata scavata dagli agenti atmosferici nell’arco dei secoli. E oggi si presenta così, come un arco che si affaccia sullo strapiombo conosciuto come ‘O funno, dominando la natura rigogliosa e incontrastata di Capri.
Lo puoi ammirare da diverse angolazioni, anche se sembra quasi mimetizzarsi tra le rocce isolane: quando costeggi Capri durante il giro dell’isola in barca, quando arrivi nei pressi della Piazzetta delle Noci.
Ma l’itinerario più conosciuto parte dalla Piazzetta di Capri e arriva ai piedi del gigante. Segui via Le Botteghe e arriva alla Croce, lo storico incrocio che ti permette di raggiungere Villa Lysis e Villa Jovis. Continua per Matermania, uno dei quartieri di Capri dove puoi respirare la vita autentica di chi abita sull’isola. Passeggiando tra i vicoletti e i giardinis empre curati, infatti, senti gli odori e tocchi con mano la realtà di chi vive Capri ogni giorno.
Arrivato al bivio segnato dalla presenza della Madonna, gira a sinistra (a destra vai verso Piazzetta delle Noci) e continua in questa direzione. Ben presto arrivi al Ristorante Le Grottelle: continua a seguire il sentiero, scendi le scale e all’improvviso arrivi di fronte a questo gigante.
Il panorama è indimenticabile, l’arco diventa la cornice ideale per racchiudere quello spicchio di mare che ti porterai nel cuore per sempre. Davanti a te hai (in base all’angolazione) una vista unica della Costiera Amalfitana e Sorrentina, senza dimenticare l’arcipelago de Li Galli
Dopo l’Arco Naturale
Il ritorno al centro può essere arricchito con un’altra passeggiata degna di nota: quella del Pizzo Lungo. Arrivato vicino al Ristorante Le Grottelle, infatti, puoi scendere le scale che portano verso la Grotta di Matermania, antico luogo di adorazione della dea Cibele (la Mater Magna dei Romani), la dea della natura e degli animali. All’epoca degli antichi romani era un ninfeo, ma in epoca ottocentesca i Borboni saccheggiarono tutte le decorazioni per allestire le proprie dimore.
Durante la prima guerra mondiale la grotta fu occupata dal prete – eremita Miradois, e il conte Fersen la utilizzava per allestire i suoi tableau vivant. Insomma, la Grotta di Matermania è un luogo ricco di storia, ma proseguendo verso il basso arrivi sul sentiero del Pizzo Lungo. Il panorama ti lascia senza parole. Passeggiando incontri anche la casa di Curzio Malaparte, un esempio di architettura integrata con la natura.
Bastano circa 20 minuti per raggiungere il belvedere di Tragara. Da qui puoi tornare in Piazzetta, per un aperitivo rinfrescante in compagnia degli amici. Oppure puoi attraversare Via Camerelle per fare un po’ di shopping.