villa malaparte

Quali sono i nomi più conosciuti di Capri? Di sicuro Axel Munthe, il medico svedese che costruì la sua villa-museo ad Anacapri, la Marchesa Casati Stampa, il Barone Fersen. Impossibile fare una lista dei grandi nomi che hanno scelto Capri come buen retiro. Ma è altrettanto difficile dimenticare quello di Villa Malaparte, una dimora che porta il nome d’arte del proprietario: Kurt Erich Suckert.

Villa Malaparte

Veduta dall’alto di Villa Malaparte.

Ovvero Curzio Malaparte, un personaggio pieno di contraddizioni e dalla vita a dir poco avventurosa. Malaparte, infatti, è stato giornalista, ufficiale, scrittore, regista ma soprattutto uomo di mondo. Partì come volontario per la Prima Guerra Mondiale, aderì al fascismo dal quale prese in seguito le distanze e fu mandato al confino a Lipari, nel 1933, proprio per la sua attività antifascista.

La storia di Villa Malaparte

Le conoscenze in alto loco, in particolar modo con Galeazzo Ciano, permisero a Curzio Malaparte di ritornare in libertà. Fu proprio dopo il ritorno dal confino che decise – nel 1936 – di costruire la sua casa a Capri. Villa Malaparte era una vera e propria opera d’arte di architettura.

Questa dimora mediterranea è stata pensata dall’architetto Adalberto Libera, grande esponente del razionalismo, ma non è solo questa la caratteristica che fa la differenza: la casa dello scrittore si arrocca tra gli scogli del Pizzo Lungo. Un luogo che non puoi dimenticare, si raccoglie nel cuore.

villa malaparte

Il rosso di Villa Malaparte.

La forma geometrica – non a caso razionalista – dal colore rosso pompeiano fu immaginata a un passo dai Faraglioni di Capri, su uno sperone di roccia, e ancora oggi è considerata un capolavoro dell’architettura moderna progettata da un grande nome. Ma i lavori furono portati avanti dal capomastro Adolfo Amitrano. L’opera di costruzione durò due anni, dal 1938 al 1940.

Il progetto di una grande dimora

Malaparte acquistò il terreno di Punta Masullo per 12.000 lire dell’epoca e grazie all’amicizia con Ciano iniziò i lavori per costruire il suo piccolo salotto mondano a Capri. Ecco i progetti originali.

progetto villa malaparte

Il progetto di villa Malaparte, fonte Wikipedia.

villa malaparte progetto

Ancora un altro progetto di Villa Malaparte.

Questa è Villa Malaparte, ribattezzata “Casa come me” dallo stesso Curzio: uno spazio aperto, un salotto con 4 vetrate che si affacciano su altrettanti panorami. Il terrazzo presenta un paravento dalla linea ondeggiante dove sono state girate alcune scene di film rimasti nella storia.

Villa Malaparte e i film famosi

Curzio Malaparte partecipò anche alla Seconda Guerra Mondiale. Tornò a Capri nel 1943 e nel 1944 pubblicò uno dei suoi romanzi più apprezzati: Kaputt, libro dedicato proprio al conflitto mondiale e alle sue atrocità. Nel frattempo la villa diventò un set cinematografico per Brigitte Bardot.

Sulla terrazza di Villa Malaparte vengono registrate alcune delle scene rimaste nella storia del cinema, della stessa Capri. Impossibile dimenticare la scena della famosa attrice francese sulla terrazza di Villa Malaparte stesa su un telo per prendere il sole dell’Isola Azzurra.

Villa Malaparte e la fondazione Giorgio Ronchi

È possibile visitare Villa Malaparte? No, oggi la casa di Curzio è chiusa al pubblico: è stata lasciata in eredità al popolo cinese ma gli eredi hanno impugnato la decisione. Così è nata una battaglia legale: la proprietà è stata attribuita alla Fondazione Ronchi, veste giuridica degli eredi Malaparte.

Ma basta scendere lungo le scalinate dell’Arco Naturale e proseguire per il Pizzo Lungo (una delle passeggiate più belle di Capri) per ammirare il profilo geometrico di Villa Malaparte: un gioiello di architettura moderna che riesce incredibilmente a fondersi con la natura selvaggia di Punta Masullo.

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